Cresce il ricorso all’arbitrato semplificato, +19% negli ultimi 6 mesi

La procedura di arbitrato semplificato, adottata in epoca Covid il 1° luglio 2020 in Camera Arbitrale di Milano compie un anno.
La procedura, avviata con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Arbitrale, ha l’obiettivo di venire incontro alle esigenze delle imprese provate dalla crisi economica innescata dalla pandemia, e oggi è uno strumento più adattabile ai fabbisogni delle Pmi.
Questa procedura dimezza, infatti, i tempi del procedimento: il caso con l’arbitrato semplificato si chiude in media in 6 mesi e il costo si riduce di un terzo rispetto al procedimento arbitrale ordinario. Inoltre, i costi di un arbitrato in Camera Arbitrale di Milano sono certi e prevedibili, perché stabiliti da un tariffario.

Cos’è l’arbitrato semplificato?

Questo tipo di procedura ha il vantaggio appunto di dimezzare i tempi e ridurre i costi rispetto al procedimento arbitrale ordinario. La decisione è affidata all’arbitro unico (anziché a un collegio di tre arbitri), i tempi prevedono 3 mesi per il deposito del lodo anziché i 6 ordinari, e il numero di memorie è ridotto e si svolge, al più, in un’unica udienza. In media in 6 mesi si arriva all’esito del procedimento e i costi per gli onorari della Camera Arbitrale e dell’arbitro unico si riducono in media del 30%.  La procedura si applica ai procedimenti instaurati dopo il 1° luglio se il valore della domanda di arbitrato non sia superiore a 250.000 euro.

Nei primi 6 mesi ha coperto il 29% del totale delle procedure

In un anno, su un totale di 109 nuove domande di arbitrato depositate in Camera Arbitrale di Milano, il 32% è stato amministrato con la procedura semplificata. Nei primi 6 mesi di avvio l’arbitrato semplificato ha coperto il 29% del totale delle procedure, mentre nei 6 mesi successivi la quota della procedura del semplificato è stata del 36%, rispetto al totale delle procedure. Il ricorso a questo nuovo strumento è quindi cresciuto del 19%, nel confronto tra i primi 6 mesi di avvio e i successivi sei mesi di consolidamento della procedura.

Le materie del contendere e chi utilizza l’arbitrato

La maggior parte delle controversie amministrate con la procedura dell’arbitrato semplificato ha avuto per oggetto il mancato pagamento di fatture, liti societarie, l’affitto del ramo d’azienda. Seguono consulenza, violazione del patto di non concorrenza, fornitura, leasing, vendita, e franchising. Le parti che nel 2020 hanno fatto ricorso all’arbitrato sono persone giuridiche nel 68% dei casi, mentre per il 55% sono società di capitali. Tra le persone fisiche (32%) si registra un incremento del numero dei professionisti (10%), e tra le materie del contendere primeggiano l’ambito societario (48%), il settore appalti (9%) e quello dell’affitto, la vendita e cessione del ramo d’azienda (7,5%).