Il Superbonus al 110% piace agli italiani: 9 milioni di famiglie vogliono utilizzarlo

 

Migliorare l’efficientamento energetico della propria abitazione senza dover pagare un euro: ecco cosa è possibile fare con il Superbonus al 110%, l’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio. Nel dettaglio, questa misura consente di portare fino al 110% l’aliquota di detrazione delle spese per alcuni specifici interventi di efficientamento energetico degli immobili o adeguamento sismico effettuati tra 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. Insomma, un indubbio vantaggio tanto che quasi 1 italiano su 2 pensa di usufruirne, per un totale di 21 milioni di persone e circa 9 milioni di famiglie. A “dare i numeri” è una recente indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat su un campione rappresentativo della popolazione nazionale.

Per quali immobili sarà utilizzato

La ricerca ha anche esaminato quali saranno gli ambiti di intervento per cui gli italiani utilizzeranno il Superbonus. Circa il 55%, tra quanti hanno dichiarato di voler usufruire del bonus, lo faranno per il condominio in cui risiedono, mentre il 29,3%, pari a più di 6.250.000 individui, lo utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza. Questa percentuale aumenta fino a raggiungere il 32,1% per gli abitanti del Sud e delle isole, mentre c’è anche una quota considerevole, circa 2 milioni di persone, che vorrebbero utilizzare questa opportunità per le seconde case, siano esse un immobile unifamiliare o parte di un condominio.

Le tipologie di intervento
Per poter avere accesso al Superbonus, occorre effettuare una o tutte delle tre tipologie di interventi definiti “trainanti”: i lavori di isolamento termico delle superfici, quelli di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti e quelli antisismici e di riduzione del rischio sismico. I primi due tipi di interventi “trainanti”, destinati cioè alla riqualificazione energetica, danno la possibilità ai singoli proprietari di estendere il bonus 110% anche ad alcuni interventi minori “trainati”, come ad esempio la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici. Complessivamente, i lavori trainanti e trainati devono far sì che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche. Ma quali interventi sono i più scelti dagli italiani? Il 58,2% del campione afferma che vi ricorrerà per l’intervento di isolamento termico (cappotto termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle isole. Sempre tra chi pensa di utilizzare l’agevolazione, più di 7.300.000 (34,7%) italiani hanno intenzione di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, mentre il 7,1%, vale a dire più di 1,5 milioni di individui, si dedicherà all’implementazione di misure antisismiche