Instagram, l’impatto del Covid su food e travel influencer

Tra stories, foto e dirette su Instagram i settori del travel e del food durante e dopo la pandemia hanno vissuto picchi e crolli vertiginosi. Se i food influencer tra maggio e agosto 2020 hanno visto un’impennata del proprio engagement, con 17,7 milioni di interazioni, +32% rispetto allo stesso periodo del 2019, i travel influencer hanno registrato un andamento completamente inverso, con interazioni ridotte del 15,7%, passando in termini assoluti da 23,5 milioni nel 2019 a poco meno di 20 milioni nel 2020. Lo ha scoperto Influencer Italia Travel & Food, Analisi dell’impatto del COVID19, la ricerca realizzata da Extreme, l’azienda italiana specializzata nella web e social media data intelligence.

Ad agosto 2020 -14% travel influencer e -5,4% food influencer

Extreme ha analizzato l’attività su Instagram di 600 influencer italiani specializzati nel settore travel e nel food, confrontando il periodo compreso tra i mesi di maggio/agosto del 2019 e del 2020. Da una prima comparazione la ricerca evidenzia come il numero degli influencer attivi ad agosto 2019 e 2020 abbia registrato un calo del 14% nel settore travel e solo del 5,4% nel settore food. Pur tenendo conto della normale decrescita fisiologica di soggetti che abbandonano un’attività sempre più affollata e competitiva, la forte contrazione del settore travel racconta una sofferenza generale vissuta dal comparto turistico in questi mesi come conseguenza diretta della pandemia.

Un andamento confermato anche dall’attività dei follower

“Misurando la media dei follower attivi per influencer si nota come il settore food abbia avuto un’interessante crescita nell’anno del Covid – spiega Riccardo Di Marcantonio, ceo di Extreme – se infatti tra maggio e agosto 2019 la crescita media era stata del 3,21%, nello stesso periodo del 2020 ha raggiunto il 5,1%. Se inoltre si considera l’andamento totale dei follower degli account Instagram si rileva come la crescita nel comparto food sia stata pari al 18,8%”.

Insomma, se il food ha svuotato i supermercati non si può dire la stessa cosa per le valigie vuote dei travel influencer, il cui tasso di crescita medio dei follower per influencer nell’anno del Covid19 si è fermato ad 1,76%, contro il 2,38% del 2019.

Ridimensionamento degli hashtag come #ad #adv #sponsoredby #supplied

Per quanto riguarda il numero dei post pubblicati, Extreme segnala una riduzione in entrambi i settori. Tuttavia mentre quella dei food influencer appare più contenuta, con 14.080 post del 2020, contro i 16.114 del 2019 (-12,6%), per i viaggiatori il decremento è stato più significativo, pari al 24% (da 11.600 post a 8.800). Di fatto la pandemia sembra aver decretato un blocco delle attività lavorative dei travel influencer, che hanno avuto più difficoltà a raccontare tramite post, stories e immagini le loro avventure e i loro clienti. Analizzando poi il numero di sponsorizzazioni, emerge come anche i post evidenziati con hashtag quali #ad #adv #sponsoredby #supplied siano stati ridimensionati: -33% sul volume dei contenuti pubblicati e -25% sulla media dei post promozionali per travel influencer.