Pagare in contanti, si abbassa il limite a 2.000 euro

Ridurre l’uso del denaro contante per tracciare le transazioni. Questo è il motivo per cui la soglia per i pagamenti in contanti torna ad essere abbassata, con l’obiettivo di riportarla ai limiti del 2011. Ovvero, a 999,99 euro. Dal primo luglio 2020 scatta infatti il nuovo limite ai pagamenti in contanti, che inizialmente scenderanno da 3mila a 2mila euro, per poi essere nuovamente abbassato a 999.99 euro nel 2022. È una delle novità della manovra economica 2020 per limitare l’utilizzo del contante e tentare di ridurre l’evasione fiscale. Tanto che con la nuova limitazione dell’utilizzo del denaro contante verrà aggiornata anche l’esistente normativa antiriciclaggio.

In origine il limite era fissato a 999,99 euro

Originariamente, il limite per i pagamenti in contanti in Italia era fissato a 999,99 euro, come stabilito dalla direttiva del 13 agosto 2011. Tale limite era valido sia per i contanti sia per i pagamenti tramite gli assegni, ma anche per i libretti di deposito al portatore e di titoli al portatore. Con il governo Renzi il limite venne successivamente innalzato fino a portarlo agli attuali 3mila euro. A eccezione dei money transfer e degli assegni, per i quali la soglia è sempre rimasta a 999,99 euro.

Una riduzione progressiva per tornare alla soglia del 2011

Con la nuova legge di bilancio verrà introdotta quindi una riduzione progressiva a scaglioni, che nel giro di due anni riporterà il limite a 999,99. Per la precisione il prossimo primo luglio scatterò il primo step con l’abbassamento da 2999,99 euro a 1999,99 euro, mentre a partire dal primo gennaio 2022 partirà il secondo step con il ritorno ai livelli del 2011. Queste scadenze tuttavia sono ancora da confermare e sono suscettibili dei cambiamenti politici che potrebbero avvenire nei prossimi mesi.

Anche prestiti e donazioni sottoposti alla misura

Il nuovo limite al contante sarà valido anche per i trasferimenti di denaro intesi come donazioni o come prestiti fra parenti. Se un genitore vuole ad esempio dare 5mila euro al proprio figlio non potrà farlo in contanti, ma attraverso bonifico o assegno non trasferibile. Se una persone dovesse contravvenire alla nuova norma potrà incorrere in una sanzione pecuniaria che va dai 3mila ai 50mila euro, a seconda ovviamente della quantità di denaro trasferito illegalmente. In questo caso inoltre, la pena graverà su entrambe le parti della transazione finanziaria, ovvero sia su chi invia il denaro sia su chi lo riceve.