Tecnologia, meno male che c’è, anche nella vita quotidiana

Semplificare la vita e rendere “normali” attività che altrimenti non potrebbero esserlo: ecco il ruolo che ha avuto, e che continua ad avere, a tecnologia. Proprio così: le risorse tecnologiche ci hanno infatti concesso di attraversare la pandemia di Covid-19 mantenendo gran parte delle nostre abitudini, tanto che 99 italiani su 100 dichiarano che la tecnologia è stata di grande supporto durante l’emergenza sanitaria. Ma per cosa si utilizza nel quotidiano la tecnologia? Gli italiani mettono al primo posto i pagamenti (82%), seguiti da acquisti personali (75%) e ricerca di informazioni (72%). E’ quanto emerga da una ricerca promossa da illimity attraverso la community “Vai oltre la forma” e i canali social, con l’obiettivo di indagare l’evoluzione dei cambiamenti delle nostre abitudini lavorative, finanziarie e di vita in seguito alla pandemia da Covid-19,.

Gli incrementi di spesa maggiori per i vari settori merceologici

Ma come sono cambiate le abitudini di spesa degli italiani a seguito della pandemia? 8 persone su 10 dichiarano di aver modificato i propri comportamenti d’acquisto a seguito dell’emergenza Covid-19, incrementando gli acquisti online. E non a caso, per più di 1 italiano su 4, tra le categorie merceologiche che hanno registrato un incremento della spesa rispetto al passato, spicca proprio quella per l’accesso alla rete internet, per gli abbonamenti tv e l’elettronica. La pandemia sembra inoltre aver avuto un impatto diverso sulle abitudini di spesa a seconda delle generazioni. Tra i più giovani (18-24 anni) è cresciuta in particolare la necessità di definire a priori il budget da destinare ad ogni tipologia di acquisto per gestire meglio le proprie finanze e non dover quindi fare troppe rinunce (35%), mentre Millennials (25-39) e Generazione X (40-59) dichiarano di uscire più raramente per pranzi, cene o aperitivi (32%). Sono i Baby Boomer però (over 60) che dichiarano di aver messo in atto i comportamenti più virtuosi, come evitare gli sprechi e acquistare prodotti più sostenibili e a basso impatto ambientale (29%).

I nuovi sistemi di pagamento

La tecnologia, oltre a consentire di tenere sempre sotto controllo le proprie finanze, anche da casa, oggi ha un ruolo di primissimo piano anche in merito alle abitudini di pagamento a seguito della pandemia. Non sorprende infatti che 1 persona su 2 abbia iniziato ad usare di più la carta di credito nei negozi fisici al posto del contante. La spinta a questo cambiamento è dettata da motivi di sicurezza – per ridurre i contatti fisici con il contante (32%) – e da ragioni di comodità e praticità (30%). Per quanto concerne le stime sul futuro, segnala Italpress, 1 italiano su 5 pensa che utilizzerà sempre meno il contante a favore dei pagamenti digitali nei punti vendita fisici. Chi invece usa ancora spesso o sempre il contante, preferisce questo metodo di pagamento sostanzialmente per abitudine (43%) o perché ritiene così di poter avere un maggior controllo sulle proprie spese (38%), mentre solo il 26% pensa sia un metodo più rapido e semplice (26%).