Trasporto aereo in picchiata, a marzo -85% passeggeri

Se la diffusione del Covid-19 ha fermato quasi completamente i trasporti, il comparto che ha subito il più forte impatto è il trasporto aereo di passeggeri. Nel solo mese di marzo 2020 i voli effettuati sono calati del 66,3% e il numero di passeggeri dell’85,1%, passati, secondo un rapporto dell’Istat sul settore aereo, da 13,988 milioni a poco più di 2,083 milioni.

“Benché i servizi per la mobilità delle persone e delle merci siano stati inclusi tra i settori economici e produttivi essenziali non sottoposti a sospensione delle attività – spiega l’Istituto di Statistica – i provvedimenti di contenimento dell’epidemia assunti dalle Autorità nazionali e internazionali hanno di fatto ridotto le possibilità di volare, limitandole a ragioni di lavoro, di salute o di assoluta necessità, prevedendo restrizioni all’ingresso e all’uscita in diversi Paesi e stabilendo la chiusura di alcuni aeroporti”.

Nel 2019 i passeggeri transitati in 39 scali italiani sono stati 193 milioni

I dati testimoniano la drammatica frenata del traffico passeggeri, un settore che per il 2020 a livello mondiale sembrava destinato a una crescita importante, mentre ora sta subendo una crisi globale. Nel 2017 nel settore del trasporto aereo di passeggeri e merci operavano in Italia 193 imprese, che hanno realizzato un fatturato di 9,4 miliardi di euro e occupato poco meno di 20 mila unità di lavoro, di cui il 99,7% sono lavoratori dipendenti. Nel 2019, i passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati da Assaeroporti sono stati 193 milioni, ovvero 7,4 milioni in più rispetto all’anno precedente, pari al +4%, in linea con il trend positivo degli anni precedenti, anche se a un ritmo di crescita meno sostenuto rispetto al 2018 (+5,9%) e al 2017 (+6,4%).

L’emergenza Covid-19 ha interrotto l’evoluzione positiva del settore

Per il 2020 si attendeva una conferma del trend positivo del traffico aereo a livello mondiale. Anche per il nostro Paese i primi dati registrati nel mese di gennaio lasciavano ben sperare: gli oltre 12,5 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti italiani rappresentavano un incremento del 4,1% rispetto al 2019, sostanzialmente lo stesso ritmo di crescita registrato per lo stesso mese dell’anno precedente (+4,9% dal 2018 al 2019). L’emergenza Covid-19 ha interrotto brutalmente l’evoluzione positiva del settore, precipitandolo in una drammatica crisi globale in un brevissimo intervallo di tempo e con proporzioni senza precedenti.

In cinque settimane si è passati da 459.709 passeggeri a 6.780

In sole cinque settimane si è passati dai 459.709 passeggeri in arrivo e in partenza di domenica 23 febbraio 2020, ai 6.780 di domenica 29 marzo.

Rispetto allo scorso anno, il bilancio del mese di marzo 2020 indica un calo del 66,3% di voli effettuati e dell’85,1% del numero di passeggeri. In particolare, i passeggeri trasportati nel mese di marzo sono passati da 4,9 milioni a meno di 748 mila per i voli nazionali, per quelli internazionali, che interessano circa il 64% dei passeggeri, questi sono passati da 9,0 milioni a 1,3 milioni, riporta Italpress.